Il potere inebria, il potere crea dipendenza. Il potere ci cambia, ci annichilisce fino ad annullare cio che siamo. Per averne anche solo un pezzetto, siamo disposti persino ad annullarci, a cambiare le nostre convinzioni, le nostre idee la nostra essenza, e tutto questo per un distintivo. Per potere e denaro svendiamo i fratelli. Il potere affascina e uccide l’anima. Esso inebria lo spirito, e piano piano ci succhia la nostra essenza più profonda e mette a tacere per sempre i rimorsi. La mente si da un alibi e il fanciullino lascia la casa paterna per non tornare mai più. Il potere nasconde gli specchi in modo che, passandoci davanti, non ci accorgiamo quanto siàmo lerci.
Dal potere si può perdere l’anima ma si può anche entrare in paradiso. Usare il proprio potere per l’altro, ci mette in luce davanti al Divino, davanti alluniverso, che , è risaputo, restituisce il male per il male e il bene per il bene. Il potere oggi viene troppo spesso usato per se stessi. Questo è il cancro della società moderna. Oggi gli erói e i patrioti non nascono più. I dogmi quali denaro e potere, saranno la causa della nostra estinzione, continuando su questo sentiero ci perderemo o ci perderanno. Le decisioni dei potenti, oggi, creano malattie, guerre disastri umanitari, e non certo benessere per i popoli. GOVERNI FANTOCCI SVENDONO I LORO POPOLI PER POCHI SPICCIOLI E UNA POLTRONA. Forse sarebbe meglio per la rana, iniziare a pensare di uscire dall’acqua.